In collaborazione con la prestigiosa location torinese del Golden Palace Hotel abbiamo il piacere di presentarvi una serata indimenticabile. Lunedì 27 Maggio alle 20.30 cena esclusiva al G Ristorante del Golden Palace Hotel di Torino: le grandi annate della Maison Dom Pérignon saranno accompagnate dai piatti di Marco Sacco, chef/patron del Ristorante Piccolo Lago (due stelle Michelin) e da qualche mese consulente del Ristorante Gourmet del Golden Palace, e dall’executive chef Claudio Santin.
La protagonista dell’evento sarà la Maison Dom Pérignon, infatti metteremo sotto i riflettori il suo territorio, la sua storia, i suoi prodotti e il suo patron. Proprio in quest’ottica ci saranno i piatti degli chef al servizio dei vini e non viceversa come spesso accade.
Abbazia di St. Pierre a Hautvillers
Ispirazione, creazione e condivisone guidano da sempre il destino dell’Abbazia di St. Pierre a Hautvillers. Nel corso dei secoli questo edificio ha accolto umili e potenti, vivendo nel suo piccolo tutte le vicissitudini della Storia di Francia.
Nell’Abbaye d’Hautvillers Dom Pérignon ha lavorato per 47 anni alla creazione e al perfezionamento delle tecniche di produzione di un vino la cui fama non ha pari al mondo. Fu in questa abbazia benedettina, adagiata sulle pendici di una collina sovrastante la Valle della Marna, nel cuore della regione della Champagne, che Dom Pérignon perseguì il suo obiettivo: creare “il miglior vino al mondo”.
Fino a oggi il patrimonio Dom Pérignon non ha mai imposto limiti alla creatività. Al contrario, l’Abbaye d’Hautvillers rimane un luogo di ispirazione, visione e condivisione. È qui che lo Chef de Cave Richard Geoffrey trova la tranquillità per creare i Dom Pérignon Vintage.
In una lettera a Monsieur Maupin, primo cittadino della città di Epernay, Dom Pierre Pérignon definiva il suo champagne “il miglior vino al mondo”.
Manifesto Dom Pérignon
Produciamo solo vini vintage. Il nostro impegno è assoluto. Dom Pérignon si reinventa a ogni vendemmia, osando, correndo i rischi che ciò comporta. Del resto il rischio è il prezzo da pagare quando si vuole rivelare la vera “anima del vino”, anche a costo di rinunciare a dichiarare un’annata.
L’assemblage è alla base dello stile Dom Pérignon. I principi dell’assemblage hanno sempre avuto la precedenza sulle tecniche di vinificazione. Dom Pérignon persegue un ideale. Per ogni annata può esistere solo un assemblage Bianco e un solo assemblaggio Rosé. Dom Pérignon è unico e indivisibile.
Utilizzando uve Chardonnay e Pinot Noir, giochiamo con il contrasto e la complementarità per creare tensioni, firmando così l’intrigante carattere Dom Pérignon.
Il cuore della selezione proviene da otto storici Grand Cru: Aÿ, Bouzy, Verzenay, Mailly, Chouilly, Cramant, Avize, Le Mesnil, nonché la leggendaria Hautvillers Premier Cru. Ma Dom Pérignon ha anche il privilegio unico di poter selezionare le proprie uve da tutti i 17 Grand Cru della Champagne.
Il nostro obiettivo è migliorare i terreni e il carattere della loro uva senza tradirne l’essenza. Ci impegniamo a proteggere la natura originaria delle uve. La nostra filosofia della vinificazione non può che essere minimalista. L’ossidazione è il nostro nemico n° 1.
L’intensità di un vino deve basarsi non sulla forza, ma sulla precisione e la pertinenza. Una definizione di alto livello del vino, che non richiede potenza, ma semplicemente il giusto tocco.
Un Dom Pérignon rivela al palato una sensazione senza soluzione di continuità: ricco, fresco ma maturo, etereo con una texture carezzevole, come seta. Un Dom Pérignon sa mantenere la sua nota estremamente sensuale come nessun altro vino al mondo.
I Dom Pérignon Bianchi e Rosé sono entrambi mondialmente riconosciuti per il loro eccezionale potenziale d’invecchiamento e per la loro complessità. Un Dom Pérignon comincia a esprimersi appieno dopo otto anni di invecchiamento. Il Dom Pérignon OEnothèque sfida i decenni.
La sua natura fosca e austera si rivela in note tostate, fumé e torbate, che evocano al contempo il mare e la terra.
Il paradosso è una caratteristica ricorrente dei Dom Pérignon. Lo stile è teso, ritmico, vibrante, rigoroso, tattile, fluido, fresco, ma maturo, intenso, complesso, sensuale. Dom Pérignon. Così intrigante eppure così misterioso…
GLI CHAMPAGNE IN DEGUSTAZIONE IL 27 MAGGIO
Dom Pérignon Vintage 2003
Dom Pérignon Magnum 2002
Dom Pérignon Rosé 2002
Dom Pérignon Rosé Magnum 1998
Dom Pérignon OEnothéque 1996
Il label Oenothèque indica che una vendemmia Dom Pérignon ha raggiunto il suo secondo picco di maturità e quindi un’intensità ottimale (da 15 a 20 anni dopo la raccolta) oppure il suo terzo picco di maturità e di conseguenza una complessità ottimale (dopo 30 anni sulle fecce). Solo lo Chef de Cave può stabilire quando il vino ha raggiunto lo stadio ottimale della sua evoluzione. Solo allora il vino verrà messo in commercio con il label Oenothèque.
Come garanzia d’eccellenza, al momento della sboccatura ogni singola bottiglia di Oenothèque viene assaggiata da un vinificatore Dom Pérignon.
Richard Geoffroy, Chef de Cave Dom Pérignon
Dom Pérignon è un omaggio vibrante, vivido e costantemente rinnovato a Dom Pérignon, il padre spirituale dello champagne.
Un trionfo miracoloso di assemblage e affinatura che trova la sua misteriosa armonia nella reinvenzione continua e ogni volta unica, nell’incontro tra le uve bianche e nere delle due varietà classiche Dom Pérignon, lo Chardonnay e il Pinot Noir.
Oggi è Richard Geoffroy, Chef de Cave e creatore dei millesimati Dom Pérignon, a tener vivo lo spirito di Dom Pierre Pérignon.
G Ristorante del Golden Palace Hotel
10121 Torino
Via dell’Arcivescovado, 18
Sito internet: www.goldenpalace.it
La location
Il G Ristorante
Archivio Storico Reportage Piccolo Lago:
-> Reportage del 24 giugno 2006
-> Reportage del 14 ottobre 2006
-> Reportage del 31 luglio 2008
-> Meeting del 10 dicembre 2010
-> Meeting del 4 maggio 2011
-> Meeting del 7 dicembre 2011
-> Meeting del 23 maggio 2012
I protagonisti della serata: gli champagne Dom Pérignon con le note di degustazione di Richard Geoffroy, Chef de Cave proprio di Dom Pérignon
Dom Pérignon Vintage 2003
Dopo un inverno particolarmente freddo, secco e rude, le gelate primaverili dal 7 al 11 aprile rimarranno per sempre nella mente dei viticoltori della Champagne. L’estate – la più calda da 53 anni – esordisce però con un caldo torrido. Quello che si era miracolosamente salvato dal gelo e dalla grandine dovette resistere alla morsa del caldo fino alla vendemmia. Il raccolto fu perfettamente maturo e sano, paragonabile a quello dei mitici 1947, 1959 e 1976.
Al naso
Il bouquet si evolve in una spirale in cui la dolcezza floreale e luminosa sfuma verso la mineralità accattivante, tipica di Dom Pérignon: il frutto candito, il vegetale, l’incredibile freschezza della foglia di canfora per immergersi infine in una trama oscura, tra spezie e legno di liquirizia.
Al palato
A questo stadio, il vino è ancora fisico. Interpella, sollecita, più tattile e vibrante che aromatico. È costruito più sul ritmo e la frattura che non sulla melodia. Ti avvolge in un velo di dolcezza per poi rivelare una verticalità minerale. Questa presenza profonda e incisiva persiste ancora e ancora, precisa, nobilmente amara, iodata, salina.
Dom Pérignon Magnum Vintage 2002
La primavera fu calda e secca, con nessuna gelata significativa e una fioritura quasi perfetta. L’estate fu contraddistinta da lunghi periodi di sole, regolarmente interrotti da passaggi nuvolosi e piovosi. Questo clima, ideale e inaspettato, subito prima della vendemmia, compensò le piogge copiose di Agosto e dei primi giorni di Settembre. Le vigne in ottima salute e la disidratazione degli acini aiutò a raggiungere nuove vette di maturazione. La vendemmia cominciò tra il 12 e il 28 Settembre.
Al naso
I sentori iniziali di mandorla fresca e mietitura si aprono immediatamente a note di limone candito e di frutta secca. Il tutto è completato da note più scure di affumicato e tostato.
Al palato
La presenza del vino in bocca seduce immediatamente: la consistenza è paradossalmente concentrata e allo stesso tempo cremosa. Il palato, dominato dal frutto, è energico e caloroso, diventando poi gradualmente profondo sul finale. La sensazione globale è superbamente intensa, con un leggero tocco amaro, sottile ed elegante allo stesso tempo.
Dom Pérignon Rosé 2002
L’annata 2002 è segnata da una primavera calda e secca, esente da gelate significative e dalla fioritura pressoché perfetta. L’estate è soggetta a lunghi periodi soleggiati, regolarmente alternati a momenti di tempo grigio e piovoso. Il bel tempo prima della vendemmia, ideale e inatteso, fa facilmente dimenticare le generose precipitazioni di fine agosto-inizio settembre. Le viti in ottima salute e la concentrazione degli acini portano il frutto a nuove vette di maturità. La vendemmia inizia il 12 settembre per concludersi il 28 settembre.
Al naso
Il bouquet è luminoso, vibrante, di ampio spettro e dominato da una vivace nota rosso arancio. Questa complessità diventa poi più grave, più profonda con note affumicate e di ciliegia nera.
Al palato
La presenza del vino è sostenuta, notevolmente tattile, la consistenza è cremosa e l’intensità carezzevole. Una sensazione di pienezza che si prolunga e che mantiene a lungo la nota aromatica, calorosa, cristallina.
Dom Pérignon Rosé Magnum 1998
L’anno è caratterizzato da due eventi inusuali e contrapposti: temperature da record in agosto che bruciano i grappoli in maniera spettacolare, seguite da precipitazioni eccezionali nelle prime due settimane di settembre. La vendemmia viene ritardata, ma l’attesa è ricompensata dall’arrivo di un tempo miracolosamente mite. I grappoli sono sani e hanno raggiunto il oro picco di maturità.
Al naso
Le note iniziali floreali si schiudono rapidamente, rivelando aromi di scorza d’arancia e frutta secca, che ricordano l’odore di raccolti maturi e di spezie legnose.
Al palato
Il vino rivela una texture piena, accompagnata da una struttura incredibilmente bilanciata, al contempo schietta e sofisticata. La complessa ricchezza degli aromi emana calore e genera un finale vibrante sottolineato da una nota astringente appena appena accennata.
Dom Pérignon OEnothéque 1996
L’anno è ricco di contrasti e l’estate variabile, con periodi più piovosi che non riescono però a controbilanciare la precedente scarsità di precipitazioni. Nel mese precedente alla vendemmia (16 settembre) il caldo e i venti di nord-est portano infine alla maturazione dell’uva.
Al naso
La pralina si combina rapidamente con il cedro e i fichi secchi. Emergono poi le note più nascoste, iodate e torbate.
Al palato
Un apparente paradosso, in cui concentrazione e movimento gareggiano per imporsi. Un vino dalla struttura tesa e decisa, che contiene per un istante la sua energia quasi tattile, per poi lasciarla vibrare e infine esplodere. La sua opulenza si impone allora con persistenza, incisività e persuasività.
Condizioni di partecipazione:
Ci vediamo direttamente al Ristorante dalle ore 20 per un aperitivo di Benvenuto!
Ore 20:30 tutti a tavola e Piattoooooooo!
a) Quota Per Persona: 250€, all inclusive ovvero menù degustazione e servizio di abbinamento al calice. Inoltre, i nostri Amici Gourmet verranno iscritti all’esclusivo Club Dom Pérignon
b) Essere titolari della nostra Card “AMICI GOURMET” o essere alla prima partecipazione a un nostro meeting. Se non siete ancora titolari della Card potete acquistarla direttamente al Ristorante nella stessa giornata e supportare concretamente il nostro progetto indipendente di guida Gourmet alle eccellenze enogastronomiche, beneficiando di condizioni decisamente vantaggiose. Maggiori informazioni le trovate QUI e al link che segue
https://altissimoceto.com/amici-gourmet/ –
Per prenotazioni o informazioni, visti i posti limitati a esaurimento, scrivete subito a
eventi@altissimoceto.com o telefonate alle Linee dirette: Fisso 02.303124307 – Mobile +39 348.2911188
Vi ringraziamo anticipatamente per il vostro supporto e la vostra adesione al network “Amici Gourmet”, considerato che se non ci fosse il contributo spontaneo dei nostri lettori più fedeli, la nostra guida Video/Fotografica online diffusa gratuitamente su Internet non potrebbe essere prodotta.
Vi aspettiamo! Per conoscerci e approcciare insieme in un percorso anche “didattico” sui piatti e i grandi vini oggetto dell’evento esclusivo.
Qualche nuovissimo piatto dello chef Marco Sacco, tratto dal nostro ultimo reportage:
Airbag di lago
Finanziera di gallo, piselli e cipolla rossa
Lingua-lunga
Tortello di ricotta e latte di capra “Lavarini”
Zuppa di tagliolini floreale e gambero rosso crudo
Riso, verzit e vongole
Capretto della Valle Vigezzo
Ricotta al carbone, amarene, gelato fior di panna
Banana, cioccolato e rhum
Ma torniamo ai nostri “meeting” … Si tratta di una giornata didattica destinata allo scambio e al confronto tra i ristoratori (patron, chef, sommelier, maitre) partecipanti con i nostri lettori e appassionati Amici Gourmet.
In un contesto informale, ogni edizione è abbinata ad un percorso didattico di degustazione vini, che da quest’anno saranno proposti direttamente dal sommelier del ristorante.
Quota per Partecipante: 250€, all inclusive ovvero menù degustazione e servizio di abbinamento al calice. Inoltre, i nostri Amici Gourmet verranno iscritti all’esclusivo Club Dom Pérignon.
Per prenotazioni o informazioni, visti i posti limitati a esaurimento, scrivete subito a
eventi@altissimoceto.com o telefonate alle Linee dirette: Fisso 02.303124307 – Mobile +39 348.2911188
Location Evento
G Ristorante del Golden Palace Hotel
10121 Torino
Via dell’Arcivescovado, 18
Sito internet: www.goldenpalace.it
Vi aspettiamo!
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